Il 56% delle persone che chiede aiuto è europeo, italiani compresi. Sono soprattutto donne. L’età media è di 47 anni: ma per gli europei è un po’ più alta, per gli africani un po’ più bassa.
Sono alcuni dei dati- dietro ai quali ci sono storie e persone- sulla povertà nella Diocesi di Vittorio Veneto, raccolti tra 2009 e 2018 dai 14 Centri d’Ascolto Caritas (quasi tutti foraniali, qualcuno parrocchiale) e studiati dalla dottoressa Francesca Bosin nella sua tesi di laurea triennale in Statistica per l’Economia e per l’Impresa all’Università di Padova.
Assieme alla sua relatrice prof.ssa Mariangela Guidolin, ha presentato i risultati della sua tesi venerdì 10 maggio in Caritas.
Ecco le slide che sintetizzano il suo lavoro.
“Dalle analisi effettuate – commenta Bosin – è emersa le necessità di una ancora maggiore attenzione verso le tematiche dell’istruzione e del lavoro,a cui si collegano molte delle problematiche riguardanti le persone in condizioni di fragilità che si presentano al Centro di Ascolto”.
A detta della dottoressa, sarebbe necessaria una più puntuale raccolta di dati sulle tematiche di istruzione, lavoro, famiglia, e la rilevazione puntuale della data di compilazione della scheda.
“Servirebbe, inoltre, una forma di ricontatto delle persone aiutare per verificare se situazione di disagio è stata risolta in modo definitivo. Per capire se intervento Caritas è stato risolutivo”.
Da sinistra: Francesca Bosin autrice della tesi , Mariangela Guidolin sua relatrice, don Roberto Camilotti direttore di Caritas Vittorio Veneto, Mara Cattai vicedirettrice di Caritas Vittorio Veneto