Regalare una speranza a una bambina che vive a Bamako, megalopoli da 14,5 milioni di abitanti, capitale del Mali.
Aiutare le suore francescane ad aiutare un ragazzo con disabilità di Gitnitsa, nel cuore della Bulgaria, dove c’è più povertà che Europa.
Evitare che un bambino, in Benin, sia ammazzato o abbandonato dalla propria comunità, che per superstizione lo considera un bambino stregone. Dargli accoglienza e protezione.
Pagare gli studi all’università a Chantal, Janviere e tre loro amici, in Ruanda, con la certezza che c’è chi controlla i voti dei loro esami e il loro impegno a costruirsi un futuro. Ed anche a dei loro coetanei a Bor in Guinea Bissau.
Oppure donare la possibilità di andare a scuola ad un bambino cristiano e ad uno islamico di Betlemme, il paese di Gesù, ricordando che l’ignoranza è il primo nemico della pace e della convivenza.
Chi vuole provare a mettere il suo piccolo mattone per costruire un mondo migliore può farlo anche attraverso le nostre proposte di sostegno a distanza oppure il Fondo Don Milani per finanziare gli studi a chi non potrebbe permetterseli. Per ogni progetto, Caritas Vittorio Veneto ha un referente sul posto, che ha la responsabilità e l’impegno di gestire le offerte in arrivo dall’Italia: si richiede una piccola quota mensile e, se possibile, la costanza nel portare avanti l’impegno.
A chi avvia un sostegno a distanza Caritas dà una foto ed i dati del bambino o della bambina o del giovane e, per quanto possibile, cerca di far avere periodicamente notizie
Per maggiori informazioni leggere qui o chiamare la Caritas allo 0438550702 o scrivere a caritas@diocesivittorioveneto.it